QUALCOSA DI ME

Chi sono?
Elisa Grillini, nata a Cotignola, di professione ceramista. Avevo 12 anni quando passeggiando per il centro di Faenza con i miei genitori, scorsi una vetrina che più di tutte le altre attirò la mia attenzione; gli occhi mi brillavano guardando con pura ammirazione una storica bottega di ceramica faentina. Ricordo ancora che quando tornai a casa, avevo negli occhi ancora quelle opere che così tanto avevano catturato la mia attenzione di bambina. È stato un colpo di fulmine e lì decisi: il mio futuro sarebbe stato la ceramica.
Così con estrema decisione intrapresi il percorso di studi coerente con la passione che nel frattempo era nata e cresciuta in me, andando tra l’altro contro le normali abitudini di tutti i ragazzi nati a Cotignola. Mentre tutti i miei amici ogni mattina prendevano l’autobus verso le scuole del lughese, destinazione naturale per la sua vicinanza,  io decisi di iscrivermi all’Istituto d’Arte per la Ceramica “G. Ballardini” di Faenza. Da lì in poi la mia vita è stata solo una conseguenza di quella scelta. L’arte mi ha trascinato, tra il susseguirsi di imprevisti, causalità e scelte fatte, in una piena corrispondenza, tra quello che ero io e quello che ho espresso avevo appreso ed esprimevo attraverso la ceramica. L’arte era per me linfa vitale, ossigeno senza il quale tutto perde di significato; era ed è semantica e sintassi di un modo di essere, di relazionarmi con la realtà e nel rapporto con le persone. Finite le scuole, dal 1996 al 2007, ho aperto un primo laboratorio proprio a Lugo, in un susseguirsi di lavori creazioni che mi hanno permesso di formarmi e di dare un volto riconoscibilealla mia arte e farla viaggiare nel mondo. In quegli anni fondai un laboratorio in Brasile, nelle favelas, dove accanto alla miseria più nera la ceramica rappresentava la speranza di un lavoro e così misi la mia arte passione al servizio di quelle persone alle quali ho contribuito a dare una seconda possibilità e che mi hanno trasmesso il valore di quello che la vita mi aveva regalato. Ma il mio percorso non si è fermato qui, il cuore mi ha portato a lasciare nel 2007 l’amata bassa Romagna e trasferirmi a Cervia. Qui mi sono trovata in un territorio nuovo, inesplorato, pieno di quel continuo brulicare che ogni estate contraddistingue e rappresenta questa città. In questo luogo ricco di esperienze di storia, di natura e contaminazioni ho potuto maturare e raggiungere quella che è ora la mia arte. Oggi, quando il colore prende spazio sulla forma, sento che la mia formazione è matura. Sono grata alle tante persone incontrate, colleghi ceramisti, clienti o semplici compagni di strada, ma sono anche grata a me stessa per aver compiuto questo percorso e di aver avuto il coraggio di trasformare l’incertezza in sicurezza, lasciando largo spazio a quello che sentivo e che volevo rappresentare, senza mai aver paura di osare.

Margherita Barbieri
giornalista

lo spazio per creare è un ambiente infinito, colorato e vivo…